La straordinaria prestazione di Mattia Perin domenica in Fiorentina-Pescara non ha suonato come una novità in casa Napoli. Il giovane portiere degli abruzzesi ha sfoderato una gara da applausi, e questo ha acuito l'interesse intorno a lui. Il Napoli lo segue da tempi non sospetti, parlando già con Preziosi, in quanto il Genoa ne detiene il cartellino. Tuttavia, nonostante Perin sia stato designato come un possibile erede di De Sanctis, il Napoli vuole tenere il "pirata" titolare tra i pali anche nella prossima stagione. Però è impossibile non intervenire prima, perchè il contratto col Genoa del giovane portiere di Latina scade a giugno 2014, e quindi qualcuno potrebbe inserirsi subito. Tra l'altro Preziosi sembra orientato a voler vendere il talento (prodotto del settore giovanile) per fare cassa. Ma il pericolo più insidioso non è la "casa madre" Genoa, bensì il Milan, che pure ha messo gli occhi su Perin e che potrebbe affidargli la porta rossonera per il dopo Abbiati. A questo punto è prevedibile immaginare una vera e propria asta, ma De Laurentiis per il pescarese è pronto a investire. Bisogna capire, però, quali sono i tempi: le intenzioni di Bigon sarebbero quelle di rimandare il discorso a fine stagione (Perin potrebbe essere il "secondo" di De Sanctis nel prossimo campionato e prenderne man mano l'eredità), ma la concorrenza potrebbe indurre il Napoli a muoversi già prima per gettare le basi della trattativa vera e propria, che non comincerebbe prima di luglio in ogni caso. Tradotto in parole povere, il club di De Laurentiis potrebbe "prenotare" il giovane portiere e mettersi al riparo dalle insidie del Milan o di altri club potenzialmente interessati. E da valutare c'è anche la posizione di Rosati, che ad oggi è possibile partente perchè sta soffrendo la posizione di "secondo" dietro il ritrovato Morgan De Sanctis. Ad aggiungere sostanza a queste indiscrezioni ci ha pensato Moreno Roggi, che è il padre del procuratore del portiere: "Il manager di Perin è mio figlio (Matteo, ndr) però posso parlare da conoscitore di calcio e dico che Perin è un predestinato – ha detto a Radio Crc – sicuramente parliamo di un grande portiere. Ha doti tecniche e fisiche ed in un ruolo così importante ha una caratteristica determinante: la personalità. Certo, può commettere qualche errore per la sua giovane età. È un giocatore che però ha bisogno di giocare e la squadra che lo prenderà dovrà avere il coraggio di affidargli la porta". Sicuramente Bigon dovrà districarsi con la promessa di affidare a De Sanctis la titolarità anche nella prossima stagione, ma in casa azzurra non sembra un delitto tenere Perin in panchina per poi lanciarlo soltanto nella stagione successiva.Fonte: Il Roma
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