mercoledì 27 febbraio 2013

Pirlo: "Napoli grande squadra e ci è molto vicina, siamo tranquilli al Napoli abbiamo cominciato a pensare solo da lunedi"


Andrea Pirlo, centrocampista della Juventus e della Nazionale, ha rilasciato un'intervista al quotidiano La Repubblica toccando i temi più caldi del momento, come il big match in onda al San Paolo tra due giorni.
Napoli-Juventus è davvero una sfida scudetto o è soltanto un pretesto perchè il campionato non precipiti nella noia già all'inizio di marzo?
"No, è una sfida scudetto a tutti gli effetti. Anche se non sarà decisiva".
Lei ha una certa abitudine alle partite di alto livello: questa è tra le più importanti della sua carriera?
"Non la metterei tra le prime. Non è a fine stagione, non stabilirà delle certezze, dopo che l'avremo giocata ci sarà ancora spazio per qualunque genere di ribaltone. È una partita importante, ma non così tanto da circondarla di clamore".
Avverte eccitazione almeno tra i suoi colleghi più giovani?
"Siamo molto tranquilli e l'abbiamo dimostrato anche domenica contro il Siena. Sappiamo quello che dobbiamo fare, sapevamo che prima bisognava vincere quella partita. Al Napoli abbiamo cominciato a pensare soltanto da lunedì".
Comunque andrà, resterete abbondantemente in testa: perchè la Juventus è così superiore?
"Perchè abbiamo il vantaggio di giocare assieme da un anno e mezzo, le cose che proviamo ci riescono sempre meglio, ormai andiamo a memoria. Però è sempre difficile rimanere ad alto livello. Quest'anno abbiamo perso diverse volte".
Tra le big europee e la Juve c'è la stessa distanza che esiste tra la Juve e il Napoli?
"No, il Napoli è più vicino a noi. Stiamo parlando di una squadra che ormai è nell'èlite, che lotta per grandi traguardi e ha giocatori di primissimo livello".
Negli ultimi diciotto mesi, la Juve ha battuto il Napoli tre volte e una ha pareggiato, perdendo soltanto la finale di Coppa Italia: cosa significa?
"Nulla, si tratta di periodi e situazioni diverse. Noi siamo primi e loro secondi, stanno dimostrando di essere forti. Sarà dura".
Fonte: La Repubblica

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