lunedì 11 febbraio 2013
Brutte notizie nella Milano nerazzurra , per poco non si sfiorava una tragedia per un talento interista , si tratta di una forte aritmia per Felice Natalino
Dramma solamente sfiorato, per fortuna. L’Inter sorride per il lieto fine della storia che ha visto protagonista il giovane difensore Felice Natalino. Una trama che, purtroppo, in casa nerazzurra avevano già vissuto coi casi di Nwankwo Kanu (attaccante nigeriano operato al cuore nel 1996) e Khalilou Fadiga (bloccato prima dell’inizio della stagione, 2003, per problemi cardiaci).
Ma riavvolgiamo il nastro. Felice Natalino, classe 1992, è uno dei tanti talenti usciti dall’incredibile settore giovanile nerazzurro dopo che gli uomini di Moratti erano riusciti a battere la concorrenza del Genoa per strapparlo al Crotone. Una carriera da predestinato – apparizioni già in Serie A e in Champions League – prima dello spavento.
Già da diversi mesi, infatti, il ragazzo era stato fermato dai medici interisti preoccupati per un problema cardiaco scoperto all’improvviso. Esami, cure, riabilitazioni in attesa della luce verde per tornare in campo. Ma quando il rientro sembrava ormai vicino, il dramma. Mentre si trovava in casa nella sua Calabria, il giovane difensore ha accusato una forte aritmia cardiaca: la corsa prima in ospedale a Catanzaro per le prime cure urgenti, poi il volo a Milano al San Raffaele. Operazione riuscita perfettamente che ha riportato serenità e tranquillità al giovane e a tutta la famiglia.
Il peggio sembra finalmente alle spalle. Il ragazzo potrà tornare a casa insieme alla sua famiglia, mentre occorrerà un po’ di tempo per capire se potrà tornare a calcio. Ma questo, in fondo, è l’ultimo dei problemi dopo aver visto da vicino la morte. “Dovremo aspettare un po’ per capire se potrà tornare a giocare, almeno così ci hanno detto i medici – spiega alla Gazzetta dello Sport il papà di Felice – Se potrà tornare a giocare, comunque non sarà prima di 4-5 mesi. Ma quello che conta veramente è che ora mio figlio sta bene. Voglio ringraziare la famiglia Moratti che ci sta sostenendo alla grande, il professor Combi, i medici del Pronto Soccorso di Lamezia Terme e di Catanzaro. Grazie a tutti anche da parte di Felice. Ora torniamo a casa…”Dramma solamente sfiorato, per fortuna. L’Inter sorride per il lieto fine della storia che ha visto protagonista il giovane difensore Felice Natalino. Una trama che, purtroppo, in casa nerazzurra avevano già vissuto coi casi di Nwankwo Kanu (attaccante nigeriano operato al cuore nel 1996) e Khalilou Fadiga (bloccato prima dell’inizio della stagione, 2003, per problemi cardiaci).
Ma riavvolgiamo il nastro. Felice Natalino, classe 1992, è uno dei tanti talenti usciti dall’incredibile settore giovanile nerazzurro dopo che gli uomini di Moratti erano riusciti a battere la concorrenza del Genoa per strapparlo al Crotone. Una carriera da predestinato – apparizioni già in Serie A e in Champions League – prima dello spavento.
Già da diversi mesi, infatti, il ragazzo era stato fermato dai medici interisti preoccupati per un problema cardiaco scoperto all’improvviso. Esami, cure, riabilitazioni in attesa della luce verde per tornare in campo. Ma quando il rientro sembrava ormai vicino, il dramma. Mentre si trovava in casa nella sua Calabria, il giovane difensore ha accusato una forte aritmia cardiaca: la corsa prima in ospedale a Catanzaro per le prime cure urgenti, poi il volo a Milano al San Raffaele. Operazione riuscita perfettamente che ha riportato serenità e tranquillità al giovane e a tutta la famiglia.
Il peggio sembra finalmente alle spalle. Il ragazzo potrà tornare a casa insieme alla sua famiglia, mentre occorrerà un po’ di tempo per capire se potrà tornare a calcio. Ma questo, in fondo, è l’ultimo dei problemi dopo aver visto da vicino la morte. “Dovremo aspettare un po’ per capire se potrà tornare a giocare, almeno così ci hanno detto i medici – spiega alla Gazzetta dello Sport il papà di Felice – Se potrà tornare a giocare, comunque non sarà prima di 4-5 mesi. Ma quello che conta veramente è che ora mio figlio sta bene. Voglio ringraziare la famiglia Moratti che ci sta sostenendo alla grande, il professor Combi, i medici del Pronto Soccorso di Lamezia Terme e di Catanzaro. Grazie a tutti anche da parte di Felice. Ora torniamo a casa…”
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