mercoledì 27 febbraio 2013

Cavani a colloquio con Walter Mazzarri, ecco cosa si sono detti

Il gol sta diventando un problema serio, per il Napoli. Negli ultimi 450′, tra campionato ed Europa League, l’unico azzurro a trovare la via della rete è stato il difensore Hugo Campagnaro, allo stadio Olimpico con la Lazio. Totale il black-out nelle altre quattro partite: contro Sampdoria, Udinese e nella doppia sfida di Coppa col Viktoria Plzen. I meccanismi offensivi si sono inceppati di colpo. E non a caso l’emergenza è coincisa con il primo momento di black-out di Edinson Cavani, la cui ultima stoccata risale a un mese esatto fa: il 27 gennaio nella trasferta di Parma. Da allora sono scivolate via sei gare e per il Matador si tratta di un record negativo assoluto, da quando è arrivato nell’estate del 2010 dal Palermo. Comprensibile il suo nervosismo, notato al Friuli Cavani stava viaggiando alla media di un gol a partita, dall’inizio della stagione. E il primo momento di flessione l’ha colto di sorpresa, quasi come se non dovesse mai arrivare. Invece s’è fermato anche il robot e ora toccherà a Mazzarri aiutarlo a uscire dal tunnel. L’allenatore, in casi come questo, sceglie sempre la strada dei colloqui in privato: personalizzati. E la psicologia farà capolino nello spogliatoio del Napoli pure alla vigilia della sfida dell’anno con la Juve. Pare già di sentire le parole del tecnico. “Edi, credo in te. Non devi dimostrare nulla, fai quello che sai”. Il riposo del Matador è durato già troppo. I 60 mila del San Paolo hanno pronta una corona per il loro re.

Fonte: Marco Azzi – Repubblica

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