mercoledì 27 febbraio 2013

Il ruggito del leone: "Con la Juve ci rifaremo, ricordo ancora l'affetto dei napoletani nell'estate 2011 quando non ero ancora del Napoli"


Ogni promessa è debito. Sia chiaro. «Con la Juve ci rifaremo. Forza Napoli!» . Detto, scritto, cinguettato e firmato. Con tanto di foto a supporto, come a dire: le parole e anche qualcosa in più. Ci ha messo la faccia, il signor Gokhan , e ce l’ha messa letteralmente in calce al tweet raccontato al mondo dopo il pareggio di Udine. La sua Udine e il suo Friuli, la prima casa italiana che lunedì s’è riempita di fischi (ingenerosi) piovuti anche sulla sua pelata. Beh, il calcio è così. Frullatore di sentimenti e di bandiere che sventolano un giorno qua e un altro là. Ora, però, quella di Gokhan detto Gogi campeggia sul San Paolo. Il teatro del Super Bowl, del Superclasico alla napoletana in programma venerdì: «Dopo il pareggio con l’Udinese, ci rifaremo con la Juve» . Parola sua.
LA REAZIONE - E allora, il messaggio a caldo che significa: voglia di riscatto. Azione, reazione. Come diceva uno straordinario Kevin Bacon in Alcatraz. Neanche il tempo di metabolizzare la seconda, facciamo terza delusione in pochi giorni dopo il pareggio con la Samp e l’eliminazione in Europa League, che Inler ha chiarito il concetto: «Abbiamo giocato per vincere ma è arrivato soltanto un punto su un campo difficile. Tra venerdì ci rifaremo» . Erano quattro giorni mentre scriveva, sono tre oggi: la Juve è già nel mirino. 
LA CHANCE - Per la verità, la nuova sfida con i bianconeri è nella testa di ogni giocatore del Napoli e di ogni singolo tifoso azzurro già da un po’. Facciamo da agosto, dall’istante immediatamente successivo alla sconfitta glassata di polemiche e veleni nella finale di Supercoppa di Pechino, quando ancora nessuno credeva che questa partita avrebbe segnato in maniera decisiva la maratona tricolore. C’è poco da fare: dopo aver sprecato tante, troppe occasioni di arrivare al testa a testa con uno svantaggio minimo, per continuare a sognare e a pensare in grande, il Napoli non potrà fare altrimenti che vincere. E d’accordo la rivalità infinita, elevata ormai all’ennesima potenza, ma venerdì è di altro che si parlerà in campo: della corsa scudetto, della gloria vera. Non è più soltanto una questione di orgoglio e di una sbornia di euforia. 
LA SCELTA - Inler veste di azzurro neanche da due anni, però sa recitare la lezione a memoria. L’ha imparata, compresa già prima di arrivare da queste parti: nell’estate 2011, quando  trattava con i Pozzo e con il suo manager, Dino Lamberti, il capitano della Nazionale svizzera era infatti corteggiato anche dalla Juve. Una delle tante sfide di mercato di quel periodo tra i due club; l’unica vinta dal Napoli, a fronte delle scelte di  e . Vinta perché alla fine lui abbracciò la città e la sua gente, la squadra e il popolo: «L’affetto dei napoletani mi colpì tantissimo, in maniera decisiva, durante le vacanze estive: li incontravo ovunque, dalla Svizzera alle Maldive, e tutti mi trattavano splendidamente pur non essendo ancora un giocatore del Napoli» , raccontò una volta. 
IL SOGNO - Stralci di vita di uno svizzero di origini turche che sa anche parlare in dialetto napoletano. Si esercita, Inler, e si diverte. Quando scende in campo, però, fa sul serio. E serissima è la sua intenzione: vincere con la Juve insieme con i compagni. Dopo aver segnato in Champions, in campionato e conquistato un trofeo, ora gli resta un altro sogno azzurro da coronare a breve scadenza: vincere con la Juve al San Paolo. 
I VIDEO - Ci pensa sin da quando ha messe piede nello stadio che fu di Maradona. Un idolo, per lui. Forse il primo maestro ad insegnargli il significato di Napoli-Juve: ha visto e rivisto i video delle gesta di Diego, compreso quella punizione impossibile infilata nel sette della porta di Tacconi, ma finora godere della gioia unica di una vittoria con i bianconeri nell’arena di Fuorigrotta è stata soltanto un’idea. Certo, ha conquistato la Coppa Italia battendo in finale proprio la rivale storica, ma il teatro era l’Olimpico e il popolo diviso a metà. Bella storia, ma si può fare di meglio.«Ci rifaremo con la Juve. Forza Napoli!» . Parola sua. Sogno azzurro. 

Fonte: Corriere dello Sport

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