sabato 2 marzo 2013
Sconcerti: "Juve superiore nel primo tempo ma non ha chiuso la partita, mentre l'errore del Napoli è stato subire fin troppo la Juve, sentirla un peso sin dall'inizio"
Al Corriere della Sera ha raccontato così l'incontro tra Napoli e Juventus terminato con il risultato di 1-1, il giornalista Mario Sconcerti: "L'errore della Juve è stato non riuscire a chiudere la partita nella prima mezz'ora, quando la superiorità era evidente. Nel secondo tempo, poi, ha avuto abbastanza paura di perderla. L'errore del Napoli è stato subire troppo la Juve, sentirla un peso troppo grande all'inizio. Poi non riuscire a trovare gioco per finirla quando nella ripresa l'ha messa spesso in difficoltà con le idee di Hamsik. Il risultato è giusto e naturalmente dà un po' più di ragione a chi già stava davanti. Come partita dell'anno si poteva semmai aspettarsi tutti qualcosa di meglio, anche se ci sono stati momenti di buon calcio. Il Napoli è molto scolastico in questo periodo, ha perso continuità, quell'insistenza nell'agonismo che spesso lo rendeva inarrestabile. Ora va avanti con Hamsik e palloni lenti, il blocco di Cavani è quasi conseguente. Ha spinto la Juve in area solo di intensità, sperando nella confusione dei calci da fermo. Adesso cambia forse più il campionato del Napoli di quello della Juve. I punti di distacco dalla Juve sono praticamente gli stessi del vantaggio su Lazio-Milan-Inter per il secondo posto. Questo è il quarto pareggio consecutivo, due soli gol segnati nelle ultime sei partite, Coppe comprese. Segno di una difficoltà che va oltre la serata. La Juve ha corso come un predone sulle paure del Napoli per quasi quaranta minuti. Una squadra perfetta che ha dominato quel tempo con la sola personalità degli uomini. Costretto a vincere senza averne la forza, il Napoli ha regalato una decina di volte il pallone agli avversari negli ultimi venti metri. La Juve ha preso tutto un po' alla leggera. Anche quando ha subito il gol ha continuato a pensare di poterlo rifare in fretta. Non è stato così, tutt'altro. Conte ha chiuso di più la squadra e fatto capire che anche il pareggio andava benissimo. L'ingresso di Dzemaili più Behrami messo a fare lo stopper di centrocampo hanno riassestato il Napoli che da quel momento è finalmente entrato in partita. La realtà di fondo è che nessuna ieri aveva abbastanza superiorità per vincere. Tutti si sono risparmiati un po', soprattutto nella ricerca di profondità. Una grande partita senza disperazione. Un pareggio manifesto. Infatti resta qualcosa di inespresso, uno spettacolo un po' soffocato, il sospetto di aver avuto due squadre non esattamente all'altezza dello spettacolo annunciato. La Juve alla fine ha fatto quello che più gli conveniva. Peluso e Lichtsteiner hanno spesso giocato in linea con i tre centrali. Marchisio si è perso, Pirlo ha giocato molto e sbagliato un po'. Il Napoli cerca ancora Cavani, resta con le accelerazioni di Hamsik e Maggio, più una difesa a cui manca sempre una forte coscienza di sè. I sei punti di distacco, a mio avviso, si sono visti anche stavolta. Ma tutto sommato, la strada continua".
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